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Niccolo’ Macchiavelli, Gartner e i progetti ICT

Molte sono le difficoltà che si incontrano in progetti ICT complessi, magari destinati a realtà grandi e, ormai è inevitabile, distribuite in giro per il mondo.

Molti sono gli spunti che si possono trarre dal capolavoro di Niccolò Macchiavelli, Il Principe (De Principatibus, 1513).

Un insegnamento che ci fa piacere condividere lo troviamo nel capitolo XVIII.

QUOMODO FIDES A PRINCIPIBUS SIT SERVANDA
(…) Sendo, dunque, uno principe necessitato sapere bene usare la bestia, debbe di quelle
pigliare la golpe e il lione; perché il lione non si defende da’ lacci, la golpe non si defende da’ lupi.
Bisogna, adunque, essere golpe a conoscere e’ lacci, e lione a sbigottire e’ lupi.

Vale a dire essere astuti come la volpe nell’immaginare un mondo migliore e essere forti come il leone per poterlo realizzare.

Il ‘Magic Quadrant’ di Gartner direbbe: Completeness of Vision & Ability to Execute (chissà se Gartner ha copiato Macchiavelli o viceversa…)

I nostri progetti migliori sono quelli in cui siamo riusciti a mantenere la golpe e il lione in equilibrio tra loro.

Vi è mai capitato di immaginare una soluzione bellissima ma non riuscire a portarla a termine o, al contrario, di partire a testa bassa e accorgervi troppo tardi che non era poi così chiaro dove volevate andare? A noi sì.

Un’ultima citazione, dal capitolo XXV, ed era sempre il 1513:

QUANTUM FORTUNA IN REBUS HUMANIS POSSIT ET QUOMODO ILLI SIT OCCURRENDUM
(…) Questa opinione è suta più creduta ne’ nostri tempi per la variazione delle cose grandi che si sono viste, e veggonsi ogni dì fuori di ogni umana coniettura…

Niccolo’ Macchiavelli, Gartner e i progetti ICT

Molte sono le difficoltà che si incontrano in progetti ICT complessi, magari destinati a realtà grandi e, ormai è inevitabile, distribuite in giro per il mondo.

Molti sono gli spunti che si possono trarre dal capolavoro di Niccolò Macchiavelli, Il Principe (De Principatibus, 1513).

Un insegnamento che ci fa piacere condividere lo troviamo nel capitolo XVIII.

QUOMODO FIDES A PRINCIPIBUS SIT SERVANDA
(…) Sendo, dunque, uno principe necessitato sapere bene usare la bestia, debbe di quelle
pigliare la golpe e il lione; perché il lione non si defende da’ lacci, la golpe non si defende da’ lupi.
Bisogna, adunque, essere golpe a conoscere e’ lacci, e lione a sbigottire e’ lupi.

Vale a dire essere astuti come la volpe nell’immaginare un mondo migliore e essere forti come il leone per poterlo realizzare.

Il ‘Magic Quadrant’ di Gartner direbbe: Completeness of Vision & Ability to Execute (chissà se Gartner ha copiato Macchiavelli o viceversa…)

I nostri progetti migliori sono quelli in cui siamo riusciti a mantenere la golpe e il lione in equilibrio tra loro.

Vi è mai capitato di immaginare una soluzione bellissima ma non riuscire a portarla a termine o, al contrario, di partire a testa bassa e accorgervi troppo tardi che non era poi così chiaro dove volevate andare? A noi sì.

Un’ultima citazione, dal capitolo XXV, ed era sempre il 1513:

QUANTUM FORTUNA IN REBUS HUMANIS POSSIT ET QUOMODO ILLI SIT OCCURRENDUM
(…) Questa opinione è suta più creduta ne’ nostri tempi per la variazione delle cose grandi che si sono viste, e veggonsi ogni dì fuori di ogni umana coniettura…

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